in quale momento della vita aziendale un progetto di counseling è importante?

L'apporto di un counselor può essere importante in molti momenti critici della vita aziendale, soprattutto in questo particolare momento storico dove incertezze, paure ed un clima generale di sfiducia nel sistema possono generare resistenze alla spinta per la crescita e lo sviluppo.
Anche un "semplice" cambio di mansione; un normale riassetto organizzativo; un progetto di analisi di clima tanto quando un'indagine BPR (attività ed eventi che fanno parte comunque della vita aziendale) potrebbero ingenerare nei collaboratori stadi emotivi di disagio e di incertezza sul proprio futuro.
Inutile dire che l'apporto di un counselor è importante, a maggior ragione, in momenti di vita aziendale dal carattere eccezionale: grandi cambiamenti e riassetti, sono per loro stessa natura emotivamente impattanti, ed essere accanto ai propri collaboratori è un atto per alcuni aspetti dovuto.

in che misura e con quale profondità il counselor interviene nella vita dei lavoratori? 

Affiancare un counselor ai propri collaboratori non significa mettere alle loro calcagna un investigatore privato.
L'obiettivo del counselor e quello della Direzione non è certo quello di venire a scoprire segreti e lati nascosti della personalità dei propri collaboratori, quanto piuttosto muoversi con atteggiamento "neutro", alla pari, evitando di prendere posizioni predeterminate ed esprimere giudizi preconfezionati, offrendo un'importante occasione dove poter essere ascoltati e rispettati, nei modi e nei tempi scelti, e coadiuvati a realizzare progetti importanti per se stessi e la propria professionalità.
In azienda si può essere portati a mostrare solo alcuni aspetti di se stessi, in genere quelli idonei a creare consenso.
Spesso prevale una competizione con colleghi e si tende a tenere troppo in considerazione le attese dei superiori, sentendosi condizionati e poco liberi. Il counselor aiuta il cliente ad individuare le ragioni che lo spingono ad avere un atteggiamento a mostrarsi così com’è e lo aiutano a  conciliare il bisogno di stima e successo con il rispetto di sé e degli altri.

è giusto "intervenire" nella vita privata dei propri collaboratori?

Il lavoro e la vita privata non possiamo considerarli separatamente; i disagi personali spesso si riflettono sull’ambiente lavorativo incidendo pesantemente sul lavoro e sulle relazioni interpersonali.
A tal fine la figura del counselor potrebbe rivelarsi importante per offrire aiuto e sostegno al singolo per ristabilire gli equilibri all’interno del proprio ambiente lavorativo.
La promozione del benessere del singolo favorisce un aumento della qualità del lavoro e la qualità di vita dell’ambiente del lavoro e di conseguenza un più facile raggiungimento dell’obiettivo lavorativo.

si ricorre al counseling solo quando "qualcosa non va" in azienda?

No, un progetto di counseling aziendale, è invece un valido aiuto per la crescita e lo sviluppo delle persone.
I momenti di difficoltà personale, i disagi e le insoddisfazioni influiscono spesso sulle prestazioni lavorative e rallentano il processo di crescita formativa e produttiva dei collaboratori, e la tutela dei talenti individuali è fattore strategico per il successo delle aziende, piccole o grandi che siano.